Agenti di commercio e regime del registrato: come gestire ricavi e ritenute d’acconto nel 2025

Agenti di commercio e regime del registrato: come gestire ricavi e ritenute d’acconto nel 2025

Per gli agenti di commercio che lavorano con partita IVA e adottano contabilità semplificata, una delle tematiche fiscali più rilevanti riguarda il regime del registrato e la corretta imputazione dei ricavi e delle ritenute d’acconto in dichiarazione dei redditi.

In particolare, questo regime fiscale ha un impatto importante sul momento in cui i compensi vengono considerati effettivamente prodotti, anche quando il pagamento avviene in un anno diverso da quello di registrazione della fattura.

Che cos’è il regime del registrato

Quando un agente di commercio sceglie il regime del registrato (anche detto ”cassa virtuale”) in contabilità semplificata, la legge fiscale prevede che:

  • il ricavo derivante da una provvigione venga attribuito all’anno in cui la fattura è registrata, indipendentemente da quando avviene il pagamento effettivo;
  • quindi anche nel caso in cui il pagamento avvenga in un anno successivo, il reddito è comunque considerato prodotto nell’anno di registrazione.

Ad esempio: se un agente registra una fattura a dicembre 2024 ma incassa la provvigione a gennaio 2025, quel compenso va dichiarato come reddito 2024, in quanto l’evento impositivo si considera realizzato al momento della registrazione.

Quando si scomputano le ritenute d’acconto

Le ritenute d’acconto operate sul compenso seguono una regola diversa rispetto al criterio di imputazione del ricavo:

  • le ritenute versate prima della presentazione della dichiarazione dei redditi possono essere scomputate dall’imposta dovuta per il reddito dell’anno di competenza o, a scelta del contribuente, possono essere utilizzate per l’anno fiscale successivo;
  • se la ritenuta viene versata dopo la presentazione della dichiarazione, può essere scomputata solo nell’anno in cui è stata effettivamente operata.

Questo significa che, proprio per l’esercizio semplificato, può esserci una differenza tra l’anno in cui il reddito è tassato e l’anno in cui la ritenuta può essere utilizzata per ridurre l’imposta complessiva.

Perché è importante questo meccanismo

Capire la differenza tra:

  • anno di produzione del reddito (legato alla registrazione della fattura),
  • e anno di utilizzo delle ritenute d’acconto,

aiuta a evitare errori nella dichiarazione dei redditi e a ottimizzare il carico fiscale, soprattutto per chi riceve provvigioni con pagamenti differiti rispetto alla data di registrazione.

Un controllo accurato dei movimenti contabili e del calendario delle registrazioni può fare la differenza tra un’operazione ben gestita dal punto di vista fiscale e problemi con l’Agenzia delle Entrate.